Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore
Secondo la tradizione le più antiche notizie della chiesa risalgono al 1139, anche se l’edificio attuale conserva solo deboli tracce di questa fase edilizia.
Medievale e il portale a sesto acuto, recante nella lunetta la raffigurazione del Cristo benedicente fra i due dolenti, il paramento murario in calcare della zona più bassa ed il campanile, su tre livelli terminanti con la cella campanaria, traforato da una bifora e da una trifora rispettivamente nel secondo e nel terzo livello.
La fabbrica primitiva fu restaurata dopo il terremoto del 1627 e puntellata sul fianco sinistro da un arco rampante, tuttora esistente.
Nel 1726 il vescovo di Trani, Giuseppe Davanzati, dedicava solennemente la chiesa collegiata di Corato alla Madonna Assunta (lapide in controfacciata).
L’assetto attuale della chiesa è determinato dai massicci interventi di restauro realizzati nel 1863 che hanno comportato un rialzamento della navata e modificato la parte alta della facciata con l’apertura di due oculi e la realizzazione del coronamento triangolare in tufo.
Anche l’arredo interno è stato progressivamente rinnovato dalla fine dell’Ottocento fino alla metà del Novecento.
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